NATIVA
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Libero circolante di ultima generazione
NATIVA è un test prenatale non invasivo (NIPT – Non Invasive Prenatal Test) di ultima generazione. Si tratta di uno screening che valuta la possibile presenza di anomalie cromosomiche del feto, come la Sindrome di Down e le altre più comuni. Il test è rapido, affidabile, non invasivo e sicuro, senza alcun rischio per la madre e per il bambino. Attraverso l’analisi dei frammenti di DNA fetale circolanti nel sangue materno, consente di individuare le gravidanze a rischio per le quali può essere indicato un ulteriore approfondimento mediante tecniche diagnostiche invasive (villocentesi o amniocentesi). L’esame viene eseguito presso i laboratori di Genetica Medica di BioRep, con sede a Milano all’interno del Parco Scientifico San Raffaele, accreditati dalla Regione Lombardia.
Certificazione
NATIVA è certificato CE-IVD (In Vitro Diagnostics) per l’analisi:
Attraverso i test NATIVA è possibile richiedere diversi livelli di approfondimento dello screening prenatale a seconda delle necessità cliniche.
E’ possibile scegliere tra 3 differenti test come riportato di seguito.
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• Trisomia 21 – Sindrome di Down
• Trisomia 18 – Sindrome di Edwards
• Trisomia 13 – Sindrome di Patau
• Aneuploidie dei cromosomi sessuali (XXX, XO, XXY, XYY)
• Determinazione del sesso cromosomico fetale
• Certificazione CE/IVD
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• Trisomia 21 – Sindrome di Down
• Trisomia 18 – Sindrome di Edwards
• Trisomia 13 – Sindrome di Patau
• Aneuploidie dei cromosomi sessuali (XXX, XO, XXY, XYY)
• Aneuploidie di tutti i cromosomi autosomici (RAAs)
• Delezioni e duplicazioni parziali ≥ 7 Mb (CNVs)
• Determinazione del sesso cromosomico fetale
• Certificazione CE/IVD
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• Trisomia 21 – Sindrome di Down
• Trisomia 18 – Sindrome di Edwards
• Trisomia 13 – Sindrome di Patau
• Aneuploidie dei cromosomi sessuali (XXX, XO, XXY, XYY)
• Aneuploidie di tutti i cromosomi autosomici (RAAs)
• Delezioni e duplicazioni parziali ≥ 7 Mb (CNVs)
• 5 microdelezioni: 22q11.2, 1p36, 15q11.2, 5p15.3, 4p16.3
• 11 microdelezioni: 1p36, 4p16.3, 5p15.2, 15q11.2, 22q11.2, 8q24, 11qter, 17p13, 17p11.2, 22q13
• Determinazione del sesso cromosomico fetale
• Solo in caso di gravidanza singola
Tutti i test NATIVA analizzano le aneuploidie fetali più frequenti a carico dei cromosomi 21, 18, 13 e dei cromosomi sessuali. In base al tipo di screening scelto, l’analisi può essere estesa a:
Le aneuploidie cromosomiche si verificano quando un individuo presenta un cromosoma in più o in meno rispetto al normale cariotipo umano.
La prevalenza di alcune anomalie, come la Sindrome di Down (Trisomia 21) e la Sindrome di Edwards (Trisomia 18), aumenta con l’avanzare dell’età materna, soprattutto dopo i 35 anni, a causa di alterazioni nei meccanismi di non disgiunzione cromosomica. Per altre condizioni, come la Sindrome di Turner (Monosomia X), non è stata invece evidenziata una correlazione con l’età materna.
Sindrome di Down (Trisomia 21)
È la trisomia più frequente alla nascita ed è causata dalla presenza di una copia extra del cromosoma 21. È associata a disabilità intellettive di grado variabile, da moderato a grave, e può determinare anomalie a carico dell’apparato digerente e del cuore.
Sindrome di Edwards (Trisomia 18)
Deriva dalla presenza di una copia in più del cromosoma 18. È correlata a gravi malformazioni congenite, con elevato rischio di aborto spontaneo e una ridotta aspettativa di vita nei casi di gravidanza portata a termine.
Sindrome di Patau (Trisomia 13)
È determinata dalla presenza di una copia extra del cromosoma 13. È associata a un elevato rischio di aborto spontaneo. I neonati affetti presentano spesso gravi difetti cardiaci congeniti e altre patologie severe, con una sopravvivenza raramente oltre il primo anno di vita.
Sindrome di Turner (45, X0): dovuta alla presenza di un solo cromosoma X nelle donne. I soggetti affetti presentano un fenotipo femminile ma nell’85-90% dei casi non sviluppano o sviluppano solo parzialmente i caratteri sessuali secondari, con conseguente infertilità o menopausa precoce. Possono manifestarsi difetti cardiaci, anomalie renali e bassa statura e disturbi del comportamento.
Sindrome di Klinefelter (47, XXY): dovuta alla presenza di un cromosoma sessuale X in più nei maschi. I soggetti affetti presentano una riduzione dei valori di testosterone, se non trattati precocemente alla pubertà, e possono presentare ipogonadismo ed infertilità. E’ presente un rischio aumentato di ritardo del linguaggio e disturbo dell’apprendimento.
Trisomia del cromosoma X (47, XXX): dovuta alla presenza di un cromosoma X in più nelle donne. Non comporta caratteristiche fenotipiche peculiari. Viene riportata spesso un’alta statura proporzionata. Lo sviluppo puberale è normale ma in un terzo dei casi può essere presente ridotta fertilità, dismenorrea e menopausa precoce. In due terzi dei casi può essere presente un ritardo dello sviluppo psicomotorio.
Sindrome di Jacobs o disomia del Y (47, XYY): dovuta alla presenza di un cromosoma Y in più nei maschi. La maggior parte degli affetti presenta alta statura con normale sviluppo sessuale e fertilità solitamente conservata. Lo sviluppo intellettivo è solitamente nella norma, possono manifestarsi un ritardo del linguaggio, disturbo dell’apprendimento e ipotonia muscolare.
RAAs e CNVs
Rischio complessivo legato a RAAs e CNVs
Incidenza delle aneuploidie autosomiche rare (RAAs)
Incidenza delle delezioni e duplicazioni parziali (CNVs)
Le RAAs e le CNVs sono associate agli esiti clinici più rilevanti della gravidanza, come ritardo dello sviluppo, anomalie fetali, parto pretermine e interruzione spontanea di gravidanza.
Le aneuploidie autosomiche rare (RAAs) sono alterazioni numeriche dei cromosomi, cioè la presenza di un cromosoma in più o in meno rispetto al normale cariotipo umano. Possono interessare qualsiasi cromosoma.
Le copy number variants (CNVs), ovvero delezioni e duplicazioni parziali, sono anomalie cromosomiche dovute alla presenza di porzioni di DNA in eccesso o mancanti, localizzate in qualunque regione cromosomica.
Il test NATIVA Next analizza tutte le RAAs e le CNVs di dimensioni pari o superiori a 7 Mb.
L’incidenza delle RAAs nei primi stadi di gravidanza è stimata intorno allo 0,34%, mentre quella delle CNVs si aggira intorno allo 0,10%. Considerate insieme, queste condizioni rappresentano circa lo 0,44% delle anomalie cromosomiche totali, un valore che si avvicina allo 0,50% delle trisomie più comuni (21, 18, 13).
La presenza di RAAs o CNVs può determinare complicazioni durante la gravidanza; per questo motivo, in tali circostanze, è indicata una consulenza genetica mirata, l’esecuzione di test diagnostici prenatali e un monitoraggio clinico attento dello stato di salute della madre e del feto.
NATIVA Next rappresenta ad oggi l’unico test di screening prenatale capace di analizzare non solo le aneuploidie di tutti i cromosomi, comprese quelle rare, ma anche le delezioni e duplicazioni parziali (CNVs) di dimensioni pari o superiori a 7 Mb. È inoltre l’unico test attualmente certificato CE-IVD sia per l’identificazione delle RAAs che per quella delle CNVs.
Il test NATIVA è indicato per tutte le donne in gravidanza. A differenza degli esami diagnostici invasivi, non comporta rischi per la madre né per il feto e può essere eseguito già dalla 10ª settimana di gestazione. È particolarmente utile nelle gravidanze considerate a rischio, soprattutto quando la diagnosi prenatale invasiva non è consigliata, oppure nei casi in cui il test combinato (che valuta i livelli di PAPP-A, hCG e la translucenza nucale) evidenzi un aumentato rischio di anomalia cromosomica. Può inoltre essere raccomandato a gestanti con precedenti aborti spontanei o con una storia familiare di aneuploidie cromosomiche. NATIVA può essere eseguito anche in situazioni particolari, come le gravidanze gemellari o quelle ottenute tramite fecondazione assistita, sia omologa che eterologa.
Il test viene eseguito tramite un semplice prelievo di sangue materno. È completamente non invasivo e analizza i frammenti di DNA fetale che circolano liberamente nel sangue della madre. La procedura è rapida e sicura e il risultato è disponibile entro 5 giorni lavorativi dal momento in cui il campione arriva in laboratorio. BioRep offre, in caso di esito positivo, la consulenza post-test con i propri genetisti.
NATIVA è un test prenatale non invasivo, clinicamente validato su migliaia di gravidanze, che offre informazioni precise sulle aneuploidie di tutti i cromosomi, sulle delezioni e duplicazioni cromosomiche di varie dimensioni e su sei specifiche microdelezioni.
Grazie alla sua elevata sensibilità e specificità, superiore a quella dei test di screening tradizionali, NATIVA riduce la necessità di ricorrere a esami diagnostici invasivi e, di conseguenza, il rischio di aborto correlato a tali procedure.
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